Sebbene la relazione tra emicrania e malattie cardiovascolari sia stata studiata, alcune domande rimangono senza risposta.
Uno studio ha confrontato il tasso di malattia cardiovascolare diagnosticata, così come dei fattori di rischio per malattie cardiovascolari, nei soggetti con emicrania con e senza aura, e nei controlli.
In questo studio caso-controllo, i pazienti con emicrania ( n=6102 ) e i controlli ( n=5243 ) erano rappresentativi della popolazione adulta degli Stati Uniti.
Nelle analisi non-aggiustate, l’emicrania in senso generale e l’emicrania con aura sono risultate associate ad infarto miocardico, ictus, e claudicazione, mentre l’emicrania senza aura era associata a infarto del miocardio e claudicatio.
I soggetti emicranici avevano maggiori probabilità rispetto ai controlli di ricevere una diagnosi di diabete ( 12.6% vs 9.4%, odds ratio, OR=1.4 ), ipertensione ( 33.1% vs 27.5%, OR=1.4 ), e ipercolesterolemia ( 32.7% vs 25.6%, OR=1.4 ).
Il rischio era più alto nell’emicrania con aura, ma è rimasto elevato anche nell’emicrania senza aura.
I punteggi di Framingham erano significativamente più alti nell’emicrania senza aura e con aura rispetto ai controlli.
Dopo gli aggiustamenti ( sesso, età, disabilità, trattamento, fattori di rischio cardiovascolare ), l'emicrania è rimasta significativamente associata a infarto miocardico ( OR=2.2 ), ictus ( OR=1.5 ), e claudicazione ( OR=2.69 ).
In conclusione, sia l'emicrania con aura che senza aura sono risultate associate a malattia cardiovascolare e a fattori di rischio per malattia cardiovascolare.
Tuttavia, poiché il campione utilizzato era di grandi dimensioni, la rilevanza clinica delle differenze è ancora da stabilire. ( Xagena2010 )
Bigal ME et al, Neurology 2010; 74: 628-635
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