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Cefalea a grappolo ed uso di cocaina


F. Antonaci, Dipartimento di Scienze Neurologiche, Istituto Neurologico Mondino, Università di Pavia


Due studiosi spagnoli (Penarrhoca M et al, 2000) hanno segnalato 3 pazienti con episodi di dolore orofacciale compatibile con la diagnosi di cefalea a grappolo che all'inizio avevavo posto dei dubbi di diagnosi differenziale nei confronti di un dolore di origine dentale. In questi soggetti, l'inalazione di cocaina scatenava dolore nella regione premolare dell'arcata dentaria superiore, secondariamente irradiato in regione periorbitale omolaterale. Il dolore, come nella cefalea a grappolo, di intensità elevata, durava da 30 a 120 minuti; si associavano iniezione congiuntivale e lacrimazione omolaterale. Le crisi erano sempre unilaterali, ad eccezione di un solo paziente, in cui il dolore cambiava di lato ad ogni crisi, presentandosi nel lato stimolato dall'inalazione del farmaco. Il dolore insorgeva a distanza di 1-2 ore dall'assunzione di cocaina, sebbene scomparisse 5-10 minuti dopo un'ulteriore inalazione del sostanza. Da osservare che i pazienti non avevano dichiarato l'assunzione di cocaina all'epoca della prima visita, ma soltanto nelle visite successive, una volta stabilito un certo rapporto di confidenza con il medico. ( Xagena2000 )



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